La nostra storia
Scoprire le nostre radici è una ricerca che ci impegna per comprendere non solo le motivazioni che hanno spinto un gruppo di dipendenti della Camera dei deputati a costituire un’Associazione, ma anche conoscere le opere meritorie che questa Associazione ha svolto negli anni, per assicurare ai suoi Soci momenti importanti di assistenza sociale, di svago e di sport.
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Non sappiamo che cosa succedeva ai tempi della monarchia sabauda torinese, ne nel periodo fiorentino e anche dopo il trasferimento a Roma del Parlamento, non esiste una documentazione specifica su organizzazioni che curavano una forma di assistenza ai dipendenti.
I primi documenti certi dicono che nel 1937 il Governatore di Roma e la Camera dei Fasci, sottoscrivono un documento dove viene concesso in uso gratuito ai dipendenti del dopolavoro, che era iscritto all’Opera Nazionale Dopolavoro, un'area di circa 10.000 mq sito in località Acqua Acetosa e precisamente l’area confinante con lo stadio delle Aquile, oggi stadio Paolo Rosi e la via degli Impianti sportivi. In quell’area viene edificata una palazzina dove sono allocati uffici, spogliatoi, si costruiscono tre campi da tennis, un campo di pallacanestro, due campi di bocce e si possono fare dei bellissimi pic-nic in un bosco di pioppi.
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Nel 1945 l’Opera Nazionale Dopolavoro viene sciolta e nasce l’ENAL Ente nazionale Assistenza Lavoratori.
Nel 1947 l’Amministrazione della Camera firma il rinnovo della concessione ottenuta nel 1937 e accetta la concessione in uso di un'area di mq 11288 sita in via della Fonte dell’Acqua Acetosa, che vede presente, un edificio utilizzato dal Corpo dell’Africa orientale, come foresteria per gli ufficiali in transito a Roma.
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Negli anni '50 i dipendenti della Camera dei deputati costituiscono il Circolo Montecitorio affiliato all’ENAL, come libera associazione di promozione di assistenza ai dipendenti.
In quel periodo si organizzano feste, gite, con una particolare attenzione ai figli dei dipendenti.
Ci sono dei tentativi da parte dell’allora unico sindacato, di ritornare in possesso delle strutture sportive dell’Acqua Acetosa, ma il Collegio dei Questori non risponde a queste richieste.
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Nel 1958 a seguito di interventi fatti dal Comune di Roma di conoscere l’intenzione della Camera dei deputati di utilizzare la concessione demaniale il Collegio dei Questori approva una prima ipotesi di intervento straordinario di ristrutturazione degli impianti sportivi dell’acqua Acetosa.
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Nel 1964 iniziano i lavori di ristrutturazione degli Impianti sportivi dell’Acqua Acetosa e i lavori coinvolgono sia l’area golenale sul Tevere, che quella in concessione comunale. Vengono ristrutturate la Palazzina ex Africa che diventa la Palazzina Sociale, si crea la nuova sede della segreteria, i campi da tennis da tre diventano otto, si costruisce un campo polivalente per la pallacanestro e il pattinaggio e si costruisce una magnifica piscina dove prima c’era il bosco di pioppi.
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I lavori terminano nel 1966 e, con grande sorpresa dei dipendenti della Camera che avevano richiesto l’assegnazione e la gestione di quell’area, vede assegnare ad un Circolo limitrofo la gestione degli impianti.
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Negli anni '70 iniziano nuove attività del Circolo Montecitorio, in quegli anni solamente Circolo culturale, anche grazie all'aumento di iscrizioni da parte dei dipendenti della Camera.
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Quegli anni saranno gli anni d’oro del Circolo Montecitorio.
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Nel 1978, grazie ad un intervento unitario delle OO.SS, il Presidente Pertini ritiene corretto l’uso e la gestione degli Impianti sportivi dell’Acqua Acetosa ai dipendenti della Camera, affidando al Circolo Montecitorio la gestione generale delle attività sociali a favore dei dipendenti, comprese le attività che si svolgono negli impianti sportivi.
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Oggi il Circolo Montecitorio è un’associazione di promozione sportiva dilettantistica, di promozione sociale e culturale.
Il Consiglio direttivo è impegnato quotidianamente a mantenere alto il prestigio del Circolo, impegnandosi a migliorare non solo i servizi da destinare ai Soci, ma a promuovere tutte quelle attività che permettono di incontrarsi per sviluppare processi di relazione necessari ad affrontare lo stress quotidiano con attività ludiche, hobbistiche, culturali e sportive.